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Articolo 17 del codice deontologico forense per il marketing online: come cambia il mestiere di avvocato

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Cosa dice l' articolo 17 del codice deontologico forense per il marketing online: come cambia il mestiere di avvocato e come può promuoversi

Come per tante altre attività professionali, anche per il settore dell’avvocatura, l’opportunità di pubblicizzare il proprio lavoro e la propria attività specialistica è di primaria importanza per poter conoscere le diverse forme di ricerca della clientela, individuare le differenti esigenze e mettersi così anche al passo con i tempi.

Così, grazie ad un importante intervento normativo del CNF (Consiglio Nazionale Forense) e - nello specifico - grazie all’articolo di legge17 del codice Deontologico Forense, approvato dal Consiglio nazionale forense nella seduta del 31 gennaio 2014 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 241 del 16 ottobre 2014), è stata emanata e introdotta una normativa finalizzata alla concessione della possibilità di farsi conoscere attraverso i tradizionali canali comunicativi e quelli nati grazie al mondo digital.

Un’opportunità straordinaria, quindi, per tutti quegli avvocati che vogliono espandere anche online la loro attività professionale.

In questa ottica, infatti, grazie alla nuova normativa, esiste di fatto la possibilità di utilizzare qualsiasi mezzo pubblicitario (inclusi i siti web personali, ma anche i portali di categoria che promuovono le varie attività) purché nel pieno rispetto degli obblighi e dei doveri di comunicare con la massima aderenza ai fatti e con la massima correttezza i propri servizi, a patto che sia sempre rispettata la trasparenza, la segretezza e la riservatezza.

Nell’articolo 17, inoltre, si specifica che è consentita all'avvocato, a tutela dell'affidamento della collettività, l'informazione sulla propria attività professionale, sull'organizzazione e la struttura dello studio, sulle eventuali specializzazioni e sui titoli scientifici e professionali conseguiti.

In poche e conclusive parole, il codice deontologico forense - proprio a seguito dell’entrata in vigore della normativa nota come “legge Bersani” - non consente una pubblicità indiscriminata (ed in particolare non permette una promozione comparativa o elogiativa), ma la diffusione di specifiche informazioni sull’attività, sui prezzi, i contenuti e le altre condizioni di offerta di servizi professionali.

Questo con l’obiettivo di informare e indirizzare al meglio le scelte dei potenziali clienti , con lo scopo ultimo di tutelare anche la loro libertà di pattuire e fissare il compenso per l’intervento professionale , sempre naturalmente con le dovute e necessarie limitazioni connesse alla dignità ed al decoro della professione, la cui verifica è affidata dall’ordinamento al potere-dovere dell’ordine professionale.

Sei sicuro di poter lavorare, ancora e solo, di passaparola per acquisire nuovi clienti?

Nonostante la percezione diffusa che il settore legale viva ancora solo di strumenti commerciali tradizionali, i clienti che hanno bisogno di un avvocato cercano, si informano e trovano le soluzioni ai propri problemi sul web. Esattamente come fai ogni giorno anche tu.

La concorrenza è sempre più agguerrita e il tempo sempre minore.
Ad esempio cercando “avvocato a Milano” ci sono 860.000 pagine che parlano di avvocati a Milano tuoi potenziali concorrenti su Google; oltre 1.320.000 a Torino.

La rete è diventata uno dei principali veicoli di ricerca e di informazione.
Non tutti hanno un avvocato o un amico a cui chiedere consigli. Ad esempio “avvocato divorzista milano” viene ricercato su Google, di media, 500 volte al mese. Perchè non raggiungere anche questi clienti sul web con una corretta strategia di marketing?

Perchè dovrei lavorare solo su un ambito ben preciso ?

Perchè così come in moltissimi altri ambiti, si diventa lo “specialista” e il “punto di riferimento” nella propria città.

Quando un cliente potenziale avrà un problema, troverà solo te come soluzione efficace e migliore per la sua esigenza.

Quando ti contatterà avrà già compreso la tua professionalità specifica e unica e su questa baserà la sua scelta, e non più solo ed esclusivamente sul prezzo.

Lavorando solo su una o due tipologie di cause perdo la possibilità di fare anche altre?

Assolutamente no, questa è la classica risposta che ci viene fornita quando abbiamo il primo incontro con un avvocato. La risposta corretta è invece che lavorando su una tipologi a bene precisa di cause (ad esempio solo sul diritto commerciale o di famiglia) non si ha il tempo di farne altre in quanto aumenterà esponenzialmente la richiesta da parte di potenziali clienti bisognosi del settore in cui tu sei "specializzato". Verrai visto come lo specialista e quando un cliente ti contatterà avrà già compreso la tua professionalità specifica e unica e su questa baserà la sua scelta.

La specializzazione , come in tutti i campi, porta solo a grossi benefici. Basti pensare che è da un pò di tempo che anche i produttori di acqua si stanno specializzando su diverse tipologie:

  • acqua povera di sodio
  • acqua per la ritenzione idrica
  • e quella più digeribile

ma alla fine è sempre acqua. Anche loro hanno capito che per vendere di più hanno bisogno di "specializzarsi" e quindi anche per te, caro avvocato, è arrivato il momento di trovare una specializzazione e differenziarti.

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